La chitarra ed il Flamenco di Pasquale Ruocco
Un altro nuovo corso si aggiungerà alla nostra già vasta offerta didattica. Quest’anno l’Associazione culturale “The Jack” ospiterà il corso di Chitarra Flamenca, diretto dal M°Pasquale Ruocco:
Come è nata questa passione per la chitarra ed il flamenco?
All’età di dieci anni iniziai a suonare, da autodidatta, una chitarra che avevamo in casa,
ricordo quanto fosse grande il fascino quasi magnetico che quello strumento esercitava su
di me. Mio padre, notando il crescere di questa mia passione, mi regalò
due cassette di un certo Paco de Lucìa, comprate durante un viaggio di lavoro in Spagna.
Quella musica, quel modo di suonare la chitarra provocarono in me una profonda crisi!
Non capivo come si potesse creare quella musica con una chitarra, sapevo solo che
volevo farlo.
Quindi sei partito?
Negli anni 90′ era impossibile studiare flamenco in Italia e quindi iniziai a
studiare chitarra classica. Undici anni intensi, vissuti tra frustrazioni ma anche tante gioie.
Undici anni durante i quali il ricordo, il tarlo del flamenco non mi ha mai abbandonato. Poi all’età di circa ventidue anni assistetti ad uno spettacolo di flamenco dal vivo, durante una vacanza in Spagna. Riprovai la stessa violenta emozione di dodici anni prima.
Tornai a casa, feci una valigia più grande e in meno di una settimana ero di nuovo in Spagna, a Siviglia e ci restai sei anni.
E cosa hai vissuto lì?
Finalmente ho avuto la possibilità di immergermi in quel mondo che avevo sempre immaginato, iniziando lo studio della tecnica flamenca. Timidamente ho cominciato a suonare nelle classi di baile flamenco per ‘’farmi le ossa’’nell’accompagnamento. Ed ho girato l’Andalusia in lungo e in largo scoprendo una terra ed un popolo straordinari, toccando con mano quanta ricchezza artistica abbia generato la convivenza di culture diverse. Il mio primo maestro è stato Andrès Martinez
Cuesta, colui che mi ha iniziato ai segreti dei Compàs, cioè le varie forme ritmiche che
compongono l’universo delle danze flamenche. In seguito ho avuto la fortuna di studiare e
di conoscere alcuni dei maggiori esponenti della chitarra flamenca degli ultimi anni tra cui
Moraito Chico, Juan Ramòn Caro, Salvador Gutierrez, Miguel Angel Cortès ed il grande
Tomatito.
Qual’è per te la magia del Flamenco?
L’inscindibile legame che nel flamenco esiste tra canto, danza e chitarra. Queste tre forme di espressione sono imprescindibili l’una dall’altra, sul palco coesistono enfatizzandosi reciprocamente dominate delle leggi del Compàs, questo codice ritmico e sonoro che crea un legame plastico dentro il quale si muovono cante, baile e guitarra.
Ed ora, oltre al corso di chitarra flamenca che terrai qui a The Jack Studio, quali sono i tuoi progetti?
Attualmente vivo tra Italia e Spagna collaborando con numerosi artisti andalusi e
compagnie di baile flamenco di cui sono il direttore musicale.
Puoi dare un consiglio ai futuri chitarristi che vorranno fare questo viaggio nella cultura flamenca?
Un mio caro amico cantaòr di Granada mi dice sempre una cosa: il flamenco è come il blues, non è solo un modo di suonare ma è sopratutto un modo di vivere! Ed è proprio cosi, non basta saperlo eseguire tecnicamente ma devi sentirlo, viverlo, perché dietro ogni singola nota, letra o passo
danzato c’è l’espressione di una cultura che viene da molto, molto lontano.
Per informazioni sul corso scriveteci o telefonateci ma sempre meglio se venite a trovarci 🙂